CARTA DA PARATI E PAESAGGIO MARINO

“Un disegno preliminare per una carta da parati è più finito di questo paesaggio marino.”

Così Louis Leroy, un critico d’arte, commentò il dipinto “Impressione: sole levante” di Claude Monet, quando il trentenne parigino espose il suo quadro alla prima esposizione degli Impressionisti. Ed è proprio il nome “Impressionisti” che fu coniato dallo stesso Leroy: l’articolo con cui criticava il giovane movimento era intitolato “L’esposizione degli Impressionisti”, pubblicato sul Le Charivari, un giornale della capitale francese, il 25 aprile 1874. Questa mostra ebbe luogo nel salone del fotografo Nadar e organizzato dalla Società anonima di pittori, scultori e intagliatori, composta da Camille Pissarro, lo stesso Monet, Alfred Sisley, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Jean-Baptiste Guillaumin e Berthe Morisot. Questi artisti adottarono subito il termine per il loro movimento. Leroy criticò sul nascere gli Impressionisti, quasi “gufando” la loro possibilità di avere successo, ma nonostante questo loro riuscirono ad affermarsi e il loro movimento è diventato uno dei più influenti della storia.